Cosa fare se vi arriva una bolletta di luce o gas con richieste di pagamento per consumi di più di due anni fa
La legge di bilancio 2018 (L. 205/2017) ha previsto che nei contratti di fornitura di energia elettrica e gas, il diritto al corrispettivo si prescrive in due anni, e le delibere ARERA nn. 97/2018/R/COM, 264/2018/R/COM e 569/2018/R/COM hanno definito l’ambito e le modalità di applicazione della predetta norma.
Per le utenze domestiche (abitazioni private) e le microimprese (inteso nel senso di utenze non domestiche connesse a bassa tensione) in tutte le bollette emesse per il settore elettrico dopo il 01.03.2018 e per il settore del gas dopo il 01.01.2019, non è dovuto alcun pagamento per consumi anteriori al biennio di emissione della bollette.
Secondo quanto stabilito dalle predette delibere, i venditori di energia elettrica e gas, quando emettono una bolletta che contiene addebiti per consumi antecedenti al biennio, hanno l’obbligo di:
- Scorporare gli importi relativi ai consumi anteriori al biennio precedente e indicarli a parte;
- Indicare in maniera ben visibile con una specifica dicitura che quella bolletta contiene fatturazione su consumi prescrivibili con il relativo diritto del cliente a non pagarli;
- Inviare insieme alla bolletta un modulo precompilato per la richiesta di prescrizione di tali somme;
- Non prelevare tali somme attraverso i sistemi di pagamento automatizzati (carta, conto corrente, ecc.).
Tutto quanto sopra non si applica qualora la mancata o erronea rilevazione dei dati di consumo derivi da responsabilità accertata dell’utente (come ad es. ricalcoli a seguito di prelievi fraudolenti o rifiuto di far effettuare la lettura) per cui, in tali casi, il termine di prescrizione rimane quello ordinario di 5 anni.
Va chiarito che la prescrizione, come noto, non estingue il credito e non impedisce dunque al creditore di chiedere il pagamento, ma deve essere eccepita dal debitore che, di conseguenza, non ha il diritto di ripetere quanto eventualmente spontaneamente pagato e, ovviamente, nel biennio non devono essere arrivati al debitore atti interruttivi (richieste di pagamento, messe in mora, ecc.).
In conclusione, se vi arriva una bolletta di luce o gas nella quale sono indicati ricalcoli relativi a consumi superiori al biennio precedente, avete tutto il diritto di eccepire la prescrizione di tali somme e non pagarle.
Va comunque detto che, dopo la vostra richiesta di prescrizione delle somme, i venditori (Sorgenia, Enel Energia, ecc.) risponderanno quasi sempre che, per qualche motivo, al vostro caso la prescrizione non si applica, ma, in tal caso, il mio consiglio è quello di fare immediatamente reclamo formale al venditore stesso e se non si ottiene risposta entro 40 gg o se la stessa è insoddisfacente o poco dettagliata, si può inoltrare istanza di conciliazione gratuita presso l’ARERA.
Avv. Giovanni Frasca